La tragedia mancata di San Donato Milanese, col pullman dirottato (e poi bruciato) fermato dai carabinieri di strada che hanno liberato gli ostaggi (fantastici, giovanissimi studenti delle Medie Vailati), per carità … ovviamente è un dramma che merita approfondimenti e suggerisce riflessioni (e non speculazioni social, sociali e politiche). Ciò detto fermarsi è sempre sbagliato che andare avanti, oltre, girare pagina senza dimenticare, indubbiamente aiuta a non mollare, a non darla vinta ai furbi, ai violenti, ai cattivi, a chi semina e attua terrore. Ergo probabilmente, “ragionando” in tal senso, fermare e rinviare la “Festa dell’Albero” già programmata, mah forse era una cosa da non fare. O quantomeno da calibrare meglio, no?
Guardando al domani, allorquando la “Feste dell’Albero” (sempre meglio della festa agli alberi) verrà ricalendarizzata, sì … sarebbe interessante, distensivo, squarciante se l’Istituto di Agraria che promuove tale evento programmasse, prevedesse una tappa in via Bacchetta, là dove una volta i Bagolari facevano ombra, e … soprattutto là, rimanendo in tema di svolte, ove urge ripiantare nuove piante, no?

Stefano Mauri

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