Le foto dei crolli e dei cartelli di pericolo che vedete sono state scattate a Crema in via Mulini e si riferiscono all’area dismessa, diroccata relativa all’ex Everest, la zona dell’Olivetti insomma. Cartelli simili sono stati piazzati pure dalla parte opposta, vale a dire lungo il viale di Santa Maria della Croce.

All’interno della vecchia fabbrica vive da tempo una comunità di senzatetto e “perdigiorno”, mentre a tarda serata e di notte, le strade limitrofe alle “Macchinette” (via Mulini, viale Santa Maria della Croce e via Gaeta) beh pullulano di strani movimenti (automobilisti in transito fanno gesti espliciti) legati alla ricerca o all’offerta di sesso e quant’altro. Insomma, quella zona oltre il passaggio a livello di Santa Maria non è sicura, in tutti i sensi.

Considerando poi i crolli dei muri documentati dalle foto, siamo sicuri che gli abusivi (come suggerisce il termine non dovrebbero appunto vivere tra le rovine) che vivono all’interno delle Macchinette e chi transita da quelle parti siano incolumi da qualsiasi rischio? A proposito: qualche automobilista scambia spesso via Mulini per la pista dell’autodromo di Monza. Questa però forse è un’altra storia.

Stefano Mauri

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