Ma “Il Terribile” Ezzelino da Romano è davvero sepolto a Soncino coi suoi ori?

Politico e tiranno tremendo, con l’emblematico soprannome de “Il Terribile”, Ezzelino da Romano (nato nel 1194 e morto nel 1259), piazzato da Dante Alighieri nella Divina Commedia all’Inferno, ecco è davvero sepolto, in un luogo misterioso, ergo tuttora da scoprire, con tutti i suoi ori?
Mah… la leggenda dice di sì, ma di certo in merito poco si sa.
O meglio, sappiamo che persa malamente la decisiva battagli di Cassano d’Adda appunto nel 1259, allorquando cercò invano di conquistare Milano, Ezzelino catturato dai cremonesi Buoso e Oberto venne imprigionato ferito a Soncino, in un’area del castello sforzesco. Sottoposto a cure, l’aurea leggendaria che lo circonda dice che lo stesso si aprì le ferite per lasciarsi morire. Ma se veramente la storia è andata così, perché allora Dante non lo mette tra i suicidi, ma tra i violenti nel suo girone dantesco del suo libro straordinario?
Seppellito a Soncino senza rito religioso, in località non consacrata e misteriosa, Ezzelino finì dunque la sua esistenza nel Borgo soncinese, il tutto tra … storia, realtà (presunta o vera?), pathos e leggenda nera.
A Soncino comunque recentemente, a quanto pare, una troupe di addetti ai lavori, o meglio, professionisti nel settore paranormale, nella Rocca si sono recati in missione per verificare l’eventuale presenza di fenomeni paranormali. Dell’esito di tali ricerche non si sa ancora nulla. Ma i cosiddetti “cacciatori di fantasmi” cercavano veramente “presenze”, oppure erano sulle tracce del sepolcro di Ezzelino e dei suoi tesori che, appunto secondo qualcuno, potrebbero in parte essere stati sepolti con lui? Già forse il vero quesito è veramente il seguente: dov’è sepolto Ezzelino da Romano detto Il Terribile”? E la bellissima realtà soncinese è sempre e misteriosamente più magica.
Stefano Mauri