Pompa Bianca santa e dannata, le due verità della stampa cremasca

Pompa Bianca santa e dannata, le due verità della stampa cremasca

Ma allora dove sta la verità? Lunedì mattina 21 dicembre. Lo strillo della locandina de La Provincia è chiaro. Il titolo del pezzo di apertura delle pagine di cronaca di Crema ancor di più: i distributori sono al collasso, in 5 chiuderanno a gennaio. A parlare è Graziano Bossi, rappresentante della Confcommercio e anch’esso appartenente alla categoria dei benzinai. Dalle informazioni che ha ben cinque distributori abbasseranno le serrande a gennaio. Vuol dire famiglie senza un lavoro.

L’impatto della pompa bianca Enercoop sul territorio è stato proprio così violento? Le file dei primi giorni, per me che ci passo davanti ogni giorno 4 volte, mi sembrano calate. Bisogna dire che sono 12 piazzole di rifornimento e sono quasi sempre occupate. Quando mai ad un distributore locale abbiamo visto 12 auto in fila? Lo stesso giorno dell’allarme lanciato da La Provincia trovo nella cassetta della posta il numero di dicembre di Cronache Cittadine, il mensile cremasco del Pd.

Il titolo di apertura del giornale è esplicito: Pià concorrenza, più risparmi per tutti i consumatori. Il sottotitolo se possibile è ancora più chiaro: grazine all’apertura del nuvovo distributore fare il pieno a Crema è diventato più economico e conveniente. all’interno a pagina 5 c’è un lungo pezzo con tanto di specchietto con le foto dei prezzi in alcuni distributori. In effetti la differenza di prezzo non è eclatante. Si tratta di 3/4 centesimi al litro. ma tutti sono scesi di parecchi centesimi.

Ma la domanda che ci siamo già posti è semplice. I centesimi tolti dai gestori per cercare di stare sul mercato vengono rosicati dal loro guadagno o se li accolla la compagnia petrolifera? Crediamo se li accolli la compagnia, deduzione che facciamo notando che una sola compagnia non si è adeguata e mantiene i prezzi sugli standar pre Popmpa bianca, cioè quasi 20 centesimi in più al litro. Che sono un’enormità per i consumatori. Su un pieno da 60 litri vuole dire una differenza di prezzo di 10/12 euro. Mentre con i 3/4 centesimi la differenza si aggira sui 2 euro, accettabile per mantenere il proprio gestore.

Ora dove sta la verità? Nell’allarme sociale lanciato dalla Provincia o nella visuale pro consumatore di Cronache Cittadine? Entrambe sembrano accentuare le cose. Detto che quello di Cronache sembra anche un bel marchettone, la Coop fa da sempre pubblicità sul mensile del Pd e alle feste, su questo numero tutta la quarta di copertina ad esempio… Vuoi sparagli contro? Non sia mai. Ma anche La Provincia sembra dipingere tutto più cupo e fosco di come è.

Emanuele Mandelli

 

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