Roberta Schira confermata Gran Maestro della Confraternita del Tortello: “Fedeli alla tradizione, ma aperti all’innovazione. Portiamo in giro il tortello”
Dalla fondazione nel 2015, la Confraternita ha fatto molta strada come ha detto Roberta Schira alla conviviale di martedì scorso 26 marzo. Intanto, lunedì scorso, il consiglio comunale ha approvato il regolamento della Deco, proposto dall’assessore al commercio Franco Bordo, che verrà presentato per la prima volta nell’ambito della Festa del salame nobile, i prossimi 20 e 21 aprile. E certamente la Deco gioverà all’azione di propaganda della Confraternita. Ecco, comunque il messaggio della rielette Gran Maestro Roberta Schira: “Il Consiglio ha confermato, in seduta successiva, il mio ruolo di Gran
Maestro. Con senso di responsabilità porterò avanti l’incarico per
altri tre anni. Dalla fondazione nel 2015, la Confraternita (di cui mi
onoro essere Gran Maestro fin dall’inizio) ha fatto molta strada. Oggi
abbiamo una sessantina di soci sostenitori iscritti, abbiamo un sito
internet, attivato i social, creato la nostra divisa e un nostro
distintivo. Nel 2017 ho voluto fortemente entrare a far parte della
Fice, l’associazione che raccoglie più di cento confraternite e
associazioni enogastronomiche italiane: ciò ha permesso a tutti i soci
di scambiare esperienze, creare nuove connessioni culturali e viaggi di
conoscenza, gemellaggi (con il ristorante Bosio nella Liguria di
Ponente). In quasi dieci anni, abbiamo portato il Tortello
cremasco a Milano, lo abbiamo fatto conoscere a chef e giornalisti. È
stato protagonista di molti articoli (raccolti nel sito), di due tesi di
laurea ed è arrivato persino in Rai, in prima serata.
Cosa più importante, abbiamo conservato in questi nove anni il piacere
di riunirci in ristoranti del territorio, sempre diversi, a cadenza
bimestrale, accogliendo anche amici e amanti del Tortello sempre nuovi,
tra cui artigiani del Cremasco e giornalisti.
Tutto ciò per condividere idee e promuovere un piatto tradizionale,
unico in Italia.
Ultimamente, ci sono state polemiche riguardo a un ipotetico sgarro
della Confraternita nei confronti della tradizione. Abbiamo scelto la
nostra ricetta di riferimento basandosi sulla versione di Amilcare
Cazzamalli, che ha gestito una drogheria per decenni ed è la memoria
storica del tortello. Amilcare ha usato come traccia una ricetta di
famiglia, quindi il nostro riferimento riporta a inizio Novecento.
La nostra posizione è salvaguardare la ricetta che abbiamo depositato,
ma restando aperti alla creatività, all’innovazione, alle nuove voci
che hanno voglia di reinterpretare il nostro tortello, nel nome della
pluralità di pensiero e del rispetto delle idee. Consapevoli che la
cucina, come tutte le manifestazioni di una cultura, è continuamente in
evoluzione.
Con la certezza che svolgeremo sempre meglio il lavoro cui la
Confraternita ci chiama, auguro lunga vita a questa associazione. Da
cremasca che vive a Milano, porto nel cuore la mia città e metto
massimo impegno nella salvaguardia e diffusione di un piatto iscritto
nel nostro Dna culturale e territoriale. Il mio obiettivo è far
ottenere presto al Tortello Cremasco la De.Co. (denominazione comunale
di origine), che darebbe ulteriore lustro e dignità al piatto per cui
ci siamo riuniti in Confraternita.
stefano mauri