Un Renato Crotti in versione musicologo, dal suo omonimo sito segnala che il Trapper Malsho da Soresina, beh su YouTube va fortissimo

Con il brano “Tokyo drift”, ha superato 400mila visualizzazioni su You Tube, dove spopola. Idem su Spotify, Apple Music e le piattaforme di streaming. Il nome d’arte è Malsho, trapper talentuoso e arrabbiato da Soresina di cui è appena uscito il nuovo album “War dogs”. Si è autoprodotto e autopromosso ed ora, come dice in un suo brano è il “My turn”: “lo sento che è questo il mio turno, emozioni chiuse dentro in un buco, emozioni che brucio nel fuoco”. Dalle sue canzoni emergono i temi ricorrenti, ma veri e condivisi, già interpretati da Sfera, Dark Polo Gang, Guè Pequeno o Capo Plaza: il sogno della fama, popolarità e ricchezza, lusso, successo, sesso e droghe. Non è una critica. Si astengano i perbenisti bacchettoni e moralisti.
Negli anni Sessanta e settanta si è visto e sentito di peggio. Ogni tempo ha la propria musica e si esprime con la gergalità corrente, merita rispetto e considerazione. specie trattandosi di esperienze vissute quotidianamente, non sempre a lieto fine o stati d’animo reali. E la musica permette di sfogarle, gridarle, renderle note a tutti coloro che sono disposti ad ascoltarle, comprenderle, interpretarle. Se i trapper piacciono a milioni di adolescenti è perché si ritrovano nei loro testi e ne condividono lo stato d’animo. Oggi non chiedono ai genitori lo scooter, ma le Balenciaga. Più che sputare sentenze bisognerebbe porsi delle domande e magari provare a fornire qualche risposta, anche perché il contesto sociale in cui vivono non l’hanno creato loro. I trapper, infatti, arrivano quasi tutti dalle periferie, dalle borgate delle città o dai paesi.
Spesso hanno una famiglia problematica, zero opportunità di lavoro, di crescita. Allora il tentativo di riscatto è anche provare a farcela con la musica, dove lo studio di registrazione è l’area industriale o la riva del fiume. Non conosco Malsho, ma credo abbia tutti i numeri per farcela. In bocca al lupo e non mollare. Da boomer ti saluto con una frase di Bob Marley: “La musica può rendere gli uomini liberi.”
Quindi un Renato Crotti in versione musicologo, dal suo omonimo (renatocrotti.it) sito (bello, moderno, alternativo) segnala che il Trapper Malsho da Soresina, beh su YouTube va fortissimo