L’amore impossibile di Nuda Proprietà emoziona e diverte il San Domenico

L’amore impossibile di Nuda Proprietà emoziona e diverte il San Domenico

Preceduto da ottime recensioni, ben costruito, piacevolissimo, è approdato al Teatro San Domenico lo spettacolo NUDA PRORPIETA’, domenica 14, e ha riscosso un grande successo. – Lella Costa, la protagonista della deliziosa commedia a quattro, si è momentaneamente allontanata dai suoi abituali one woman show, a cui deve la sua fama consolidata, per dar vita a un personaggio straordinario: Iris, una ultra sessantenne, squattrinata, costretta a vendere la casa in cui abita come nuda proprietà e a subaffittare una stanza a Carlo, uno psicanalista, malato terminale, divorziato.

La coabitazione farà nascere un sentimento che presto si rivela amore. La pièce ruota intorno alla relazione della coppia inedita e sorprendente e racconta le emozioni, i malanni, la solitudine, le difficoltà economiche, la paura della morte e via rattristandosi…Ma la verve di Lella Costa affiancata da Paolo Calabresi accende la storia (per la quale si ride e si piange insieme ai personaggi) di un amore tra due sessantenni, o meglio della libertà di innamorarsi a 60 anni.

Lui è preso dalla comunicativa vitalità di lei; lei è conquistata dalla sorridente ironia di lui. Ne nasce un prezioso miracolo teatrale in cui la vicenda si snoda intorno al tema centrale della fragilità umana davanti al tempo che fugge, avvicinandoci alla morte. Merito della bravura degli attori che conquistano subito l’attenzione e il consenso del pubblico (e merito anche del gioco e della provocazione che conferiscono frizzante leggerezza alla pièce..

Nessun cedimento all’enfasi o al melò rischia di rovinare la valida partitura scenica. E questo è un pregio notevole del gradevole lavoro di Lidia Ravera che lo ha tratto dal suo romanzo di successo PIANGI PURE, edito da Bompiani. Mischiando comicità e pensiero profondo l’autrice si esprime con una nitidezza che non ha mai bisogno di sottolineature e compiacimenti. Nota per i suoi strepitosi monologhi, la Costa questa volta non è sola in scena: al suo fianco vediamo Paolo

Calabresi e la coppia dà il meglio di sè con una interpretazione appassionata di alto livello davvero eccezionale. – La storia è semplice: lei, squattrinata, vende la casa come nuda proprietà e ne subaffitta una stanza a Carlo, psicanalista divorziato e malato terminale. Complice la coabitazione, nasce l’amore; ogni tanto la stabilità della loro vita in comune viene turbata dall’apparizione di Melina, la bella nipote nullafacente di Iris (Claudia Gusmano) e dal nuovo proprietario della casa (Marco Palvetti). Pregevole la scena monocromatica, spoglia, semplicissima pensata da Francesco Ghisu. Raffinati gli interventi della musica per pianoforte, sobria, pacata e mai invadente rispetto alla bellezza del testo, firmata da Antonio Di Pofi.

Tutto questo é guidato dalla mano esperta di Emanuela Giordano che illumina la storia tenera e coraggiosa di Iris la quale non si adegua agli stereotipi legati alla terza età, ma sceglie l’audacia di una mossa ribelle capace di spazzare via tutti i luoghi comuni, lasciandosi trasportare dalla tentazione di innamorarsi, ignorando tutte le regole borghesi cui è sottomessa la nostra esistenza da sempre.

La commedia accende una luce sulla possibilità di un incontro decisivo in ogni istante della vita, per farne una vita piena fino all’ultimo respiro. – Quando si esce al termine dello spettacolo ci si sente più leggeri, più sereni, avendo ascoltato le riflessioni di Carlo sulla speranza conquistata con la nuova Weltanschaung. Lunghi, calorosi e meritati applausi a chiusura della bella serata.

Eva Mai

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