Perché non si parla di sfruttamento del territorio, Area Vasta e Piano Unico?

Perché non si parla di sfruttamento del territorio, Area Vasta e Piano Unico?

La scorsa primavera, Agostino Alloni, pezzo da novanta del Partito Democratico autoctono, nell’ambito di un’intervista rilasciata al settimanale InPrimapagina, poi ripresa da noi “fresconi”, a seguente risposta, ecco… (a seguire) rispose così:

Si parla meno di area vasta ultimamente…

Ed è un errore. Dovremmo continuare a guardare, lavorando in tal senso, verso Lodi e Milano, con Cremona fisiologicamente più contigua al Po e Mantova. Ritengo tra l’altro sia giunto il momento che i 48 comuni del Cremasco adottino un unico piano regolatore per quanto riguarda le grandi scelte riguardanti i grossi obiettivi strategici, lasciando ai sindaci margini su decisioni per così dire prettamente locali. Ben vengano nuove realtà produttive dalle nostre parti che sono e saranno sempre benvenute. Ritengo però sbagliato che ad Offanengo si stravolgano terre, spazi verdi e viabilità, intasando ulteriormente una zona già industrializzata per costruire un’azienda (Chromavis, ndr) ex novo. Non si poteva, nell’ambito delle ampie strategie poc’anzi menzionate, spostare il tutto più avanti di qualche chilometro utilizzando capannoni liberi e abbandonati a Romanengo? Soprattutto per questi motivi servirebbe un’unica diciamo cabina di regia. No?

Già pensandoci in attimo, mentre giustamente si parla degli alberi da salvare (per carità ci mancherebbe) in via Bacchetta a Crema Nuova, ecco pure un’altra tematica ecoambientale interessante tipo lo sfruttamento (o cambio d’uso da agricolo a industriale che dir si voglia) del territorio, beh meriterebbe approfondimenti ad hoc che … se da un lato è doveroso trattare bene e agevolare chi investe e costruisce (chi fa vera impresa merita sgravi, agevolazioni, assistenza, supporto e aiuti concreti) per dare lavoro, d’altro canto, riutilizzare aree dismesse anziché costruire ex novo ad alto impatto, mah … male non sarebbe, no?

Un unico piano regolatore per gli interventi straordinari nel Cremasco? Tornerebbe utile, soprattutto in prospettiva riutilizzo e recupero delle aree dismesse. E non solo in tal senso.

L’Area Vasta verso Lodi? Argomento anacronistico superato come, in tal senso ha sancito lo “Studio Ambrosetti” (bel lavoro lungimirante speriamo, una volta pronto, venga studiato da chi di dovere) sulla Provincia di Cremona che verrà (Granducato del Tortello annesso e compreso) ormai in alta rielaborazione. Ah … come sono lontani i tempi che vedevano il sindaco Stefania Bonaldi guardare a Lodi. Per non parlare di quelli che, all’epoca ormai giurassica, andavano in giro parlando di Crema – Lodi – Treviglio provincia.

Stefano Mauri

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