Prodotto artigianale d’autore e di nicchia, il Lambrusco (e non solo) ottenuto nella cantina cremonese di Spineda del buon Davide Caleffi è soprattutto vino naturale emozionante che sa incantare senza stancare. Chapeau.
Ah … particolare non indifferente, appunto grazie anche a Caleffi, la provincia di Cremona può vantare dunque il suo vino: la realtà produttiva è stata ufficialmente inaugurata lo scorso mese di maggio allorquando parallelamente all’allevamento bovino, quindi all’agricoltura tradizionale padana, i Caleffi hanno (appunto) intrapreso, o meglio, lanciato la loro bella, affascinante, globale avventura enologica. E sì, da quelle parti della Bassa, ecco i vini, degustare per credere, li sanno fare a regola d’arte.
Punta decisamente sulla qualità il vulcanico, coinvolgente, passionario Davide e il Lambrusco La Regone Ven Ros, appieno risponde e rientra in tale prerogativa ed è prodotto con la rifermentazione in bottiglia.
Ottenuto da uve Ancellotta, Lambrusco Viadanese e Lambrusco Salamino, questo fantastico vino presenta un bel colore rosso porpora, è limpido e sa avvolgere, colorandolo, il bicchiere.
I profumi? Intensi, persistenti, fruttati (frutta rossa matura) a tratti persino gradevolissimamente balsamici.
Il sapore in bocca? Pieno, corposo, allegro, brioso, gioviale, festoso, festante, lungo, persistente, fresco, avvolgente e conviviale.
I piatti della tradizione di Padania vanno a nozze con questo rosso unico e rivoluzionario. Col cotechino diviene un Lambrusco tradizionale commovente. Volete osare? Azzardiamolo, azzardatelo coi Tortelli Cremaschi o con la Gnocca Cremasca del Bonetti Antonio da Trescore Cremasco.
Stefano Mauri